Questa nell’immagine è la situazione immediatamente precedente al goal del momentaneo 2 a 1 della Turchia, contro l’Italia, nella partita decisiva per la qualificazione alle fasi finali dell’Europeo U19 concluse da poco (2 a 2 risultato finale).

Al di là della partita in sè, mi è sembrata interessante la situazione, da cui scaturisce il goal; una ripartenza avversaria in cui l’Italia è in netta superiorità numerica generale nella propria trequarti difensiva (10 contro 6 contando il portiere); l’esterno basso (cerchio giallo) è però in situazione di 1 contro 1 o anche 1 contro 2, considerato l’esterno alto e largo della Turchia o l’interno immediatamente a sinistra del portatore, e deve “rompere la linea” dato il ritardo del centrocampista (freccia blu).

Lascia spazio sia in ampiezza, sia in profondità (frecce bianche), non è aggressivo sul portatore di palla e non ha copertura dall’esterno alto. Il goal arriva da cross e successivo colpo di testa in area.

Forse il concetto di palla scoperta è portato al limite e gestito come se ci fosse inferiorità o parità numerica difensiva.

La capacità di portare pressione e giocare 1 contro 1 avanzando, la ricerca del raddoppio per la riconquista del pallone prevengono situazione di questo tipo in cui si difende indietreggiando, anche se in superiorità numerica, regalando così spazio in ampiezza e profondità all’avversario.